venerdì 23 dicembre 2011

Buon Natale!



Non mi sembra vero che anche quest'anno sia già arrivato Natale e che sia già arrivata l'ora di mettere i regali sotto l'albero! Il tempo passa così in fretta... e l'unica cosa che desidero è godermi questi giorni di festa fino alla fine, senza perdermi nemmeno un istante di felicità. 

Auguro a tutti voi un Natale meraviglioso!

Sarò di nuovo qui a gennaio (e molto molto molto più attiva degli ultimi tempi! ^.^) 
Un abbraccio.

Elisa


mercoledì 21 dicembre 2011

Tenkataihei: un dolcino a forma di pesce Tai



Questo wagashi risale ai miei assaggi dei dolcini di Minamoto Kitchoan. Si tratta di un wagashi dalla pasta morbida, ripieno di anko e a forma di Tenkatai (o pesce Tai), un pesce molto simile all'orata che in Giappone viene servito spesso ai banchetti nuziali o a Capodanno come simbolo di buon augurio e di felicità. A me la boccuccia e l'occhio da pesce lesso di questo Tenkatai fanno impazzire :)



mercoledì 14 dicembre 2011

Un guest post per i regali di Natale al maschile :)

Visto che il Natale si avvicina ho pensato di dare parola a Gigi (il mio ragazzo) in materia di regalini al maschile e di dare vita al primo guest post di Wagashi Stories! Ora mi defilo e lascio spazio ai suoi consigli originali per piedini caldi e ben vestiti :)


"I miei piedi, specialmente in questa stagione, hanno bisogno di essere avvolti da un qualcosa di caldo, comodo ed esteticamente appagante in ogni situazione... quindi se qualcuno ha la meravigliosa idea di regalarmi un paio di belle calze a Natale entra nelle mie grazie. Ecco una selezione di calze che potreste regalare ai vostri uomini, papà, nonni, amici, amanti e aspiranti tali. Questi sono i marchi: Burlington; Falke; Corgi; Happy Socks; Pantherella; Scott Nichol; Universal Works; Solmate Socks; Two Feet Ahead; Fox River Mills; Wigwam. 
E questi gli shop online dove potete acquistare... Non lesinate!"


















lunedì 5 dicembre 2011

Physalis Peruvianus caramellatissimi


Ta daaaaa! Eccomi di nuovo qui dopo un mese d'assenza. E' stato un periodo un po' così... soprattutto dal punto di visto lavorativo... ma pare che qualcosa finalmente si stia muovendo e a dicembre dovrei iniziare uno stage in ambito import/export! Speriamo bene :)

Qualche giorno fa ho ricevuto un pacco sorpresa da Chiara, pieno di tè, spezie e altre delizie. Un regalo che proprio non mi aspettavo, che mi ha fatto sorridere e tornare la voglia di scrivere sul blog! E' stato emozionante osservare ogni singolo elemento da lei scelto con cura, vivere quel momento come un piccolo viaggio all'interno delle sue passioni e come se fosse una chiave per conoscerla un po' di più, nonostante non ci siamo mai incontrate personalmente. Questa forse è la magia degli oggetti...



Per quanto riguarda la ricettina di oggi, si tratta di una cosina così semplice e veloce che non necessita di grandi spiegazioni... si tratta di Physalis Peruvianus (o Cape Gooseberry) caramellati, ovvero i fratellini degli Alkekengi, caratterizzati da bacca e lanterna color giallo oro. Al naturale hanno un sapore acidulo che ricorda sia il pomodoro che il frutto della passione, ma racchiusi in un involucro di caramello croccante diventano una piccola delizia fresca ed esotica. Non so quanto sia facile reperirli al supermercato visto che i miei arrivano direttamente dall'orto (raccolti poco prima che incominciasse a gelare), ma in alternativa gli Alkekengi tradizionali si trovano sicuramente!


sabato 5 novembre 2011

Wagashi Stories spegne la sua prima candelina!


Non mi sembra vero ma è già passato un anno dal primo post scritto su questo piccolo spazio dedicato ai wagashi. Gigi mi ha fatto trovare questo disegno stamattina... in foto rende meno ma l'ho trovato davvero simpatico e quindi eccolo qui per festeggiare insieme! ^.^ Colgo l'occasione per ringraziare tutti voi che mi seguite, ogni giorno sempre più numerosi... i vostri commenti mi rendono sempre felice.

A Milano piove a dirotto ma un regalino per il mio primo blog-compleanno me lo voglio concedere... quindi corro a prendere ombrello e mantellina e scappo in centro ^.^


venerdì 28 ottobre 2011

Kurishigure, il trionfo dell'autunno in un cuore di castagna



Kurishigure è un morbido wagashi autunnale dal gusto avvolgente e tondo. Il suo soffice guscio di pasta a base di anko racchiude un cuore leggero di castagna finemente zuccherata che ci fa pensare al profumo del sottobosco in questa meravigliosa stagione. Sono andata a raccogliere le castagne proprio un paio di settimane fa e ancora ho in mente il piacere del camminare sulle foglie secche e sui ricci appena caduti...

giovedì 27 ottobre 2011

Un regalo speciale: i dolcetti della Barbagia


Qualche giorno fa ho ricevuto il delizioso pacchetto che mi ha spedito Chiara di Zeroincucina. Ci siamo scambiate qualche prodotto nipponico che non riuscivamo a trovare nella nostra città (kinako per me e shiro miso per lei) e già che c'eravamo abbiamo infilato nel pacco qualche prelibatezza locale. E' così che mi sono trovata fra le mani un bellissimo vassoio di dolcetti sardi della Barbagia e mi sono immersa nel sapore dolce e avvolgente del miele e delle mandorle. Era la prima volta in assoluto che li assaggiavo e mi hanno subito conquistata... che bontà! E poi hanno delle decorazioni così raffinate che quasi mi sembrava un peccato "farli sparire"! Grazie Chiara per questo regalo speciale... non vedo l'ora di fare un nuovo scambio ^.^



giovedì 20 ottobre 2011

Benihana Ringo: gelatina di mela, fagioli kidney e cannella


L'altro ieri avete avuto la fortuna di trovarvi a Milano centrale verso le 18? Gli storni si preparavano a migrare a sud, raccolti in un enorme stormo in volo. Sono rimasta ad osservarli per una decina di minuti senza parole davanti alla loro bellezza! Un'enorme nuvola nera di uccelli volteggiava tra i grattacieli facendo mille evoluzioni, richiamando l'attenzione di tutti gli altri piccoli stormi che piano piano si aggiungevano al gruppo. Uno spettacolo meraviglioso. Mi è capitato diverse volte di vedere dei pennuti prepararsi per la migrazione, ma quella di martedì è stata la più bella in assoluto. Avrei voluto rimanere lì ad osservarli fino al calare del buio.

Il wagashi che ho assaggiato oggi si chiama Benihana Ringo, una gelatina a base di mela e fagioli kidney, aromatizzata alla cannella. La sua consistenza è simile alla cotognata, il sapore è fresco e il retrogusto delicatamente speziato. Una declinazione perfetta per la stagione autunnale!

martedì 18 ottobre 2011

Darumasan: gelatina di azuki rossi e bianchi



Questo fine settimana è stato assai altalenante. Sabato mattina sono partita con Gigi per le terme di Bormio e mi sono rilassata all'inverosimile! Ho ancora la pelle morbidissima e liscia grazie alle coccole dell'acqua termale. Ci siamo rimasti tutto il pomeriggio e infine abbiamo dormito in un albergo a Bormio 2000. Durante la ricerca del posto mi ero chiesta: "ma che vorrà dire 2000?" bè la risposta non ha tardato ad arrivare... voleva dire 2000 metri d'altezza! Lì il clima era freschino ma piacevole, l'albergo era proprio a due passi dalle piste e ancora semi deserto visto che la neve non è ancora arrivata, ma nonostante ciò siamo stati benissimo. La totale tranquillità, i campanacci del gregge di caprette non lontano e il buon cibo (ovviamente valtellinese... pizzoccheri e sciatt vi dicono qualcosa?) ci hanno messo a letto molto presto! Domenica ci siamo svegliati felici e siamo tornati a casa dei miei dove... scoperta! Durante la notte sono scomparse le nove zucche giganti cresciute accanto alla strada, appena giunte a maturazione... e indovinate un po', giusto la domenica stessa c'era una grande fiera in zona. Con quest'ultimo furto penso che l'essere umano abbia proprio toccato il fondo... Ma la cosa che più mi ha turbato è stato il canino spezzato di Lapo, il mio labrador, che correndo a prendere la pallina si è scontrato di testa con lo springer Leo (che a sua volta si è scheggiato un dentino). Un suono sordo, sangue e tanto spavento. I denti per i cani sono come le mani per gli uomini e questo incidente mi ha proprio messo tristezza. Motivo per cui coccolerò doppiamente Lapo tutti i giorni che passeremo insieme. 

A proposito del wagashi di oggi, conoscete il Daruma? Non starò a spiegarvi chi è visto che Wiki ci fornisce una bella spiegazione :) ma come avrete indovinato è il personaggio raffigurato sul primo wagashi di Minamoto Kitchoan che ho assaggiato, il darumasan, delicata gelatina di koshian (marmellata di azuki rossi senza pellicine) e azuki bianchi interi. A domani con il prossimo dolcetto!

giovedì 13 ottobre 2011

Un'inviata speciale a Minamoto Kitchoan

La scorsa settimana Fede è andata a Portsmouth a trovare il suo amor, nonché mio fratello Kuki. E anche se avrei in programma un viaggetto in Inghilterra entro la fine di quest'anno (si spera!) non ho resistito e le ho commissionato una capatina da Minamoto Kitchoan a Londra. Il risultato sono queste deliziose foto dell'interno della pasticceria, che solo a vederle mi emozionano! I wagashi autunnali hanno un fascino caldo e avvolgente, sono pervasi dai colori e dai sapori della castagna, della mela... e che mi dite di quei meravigliosi cachi in foto? Fede è stata gentilissima perché, oltre a queste immagini, mi ha regalato un assortimento di sette dolcetti tutti diversi che hanno superato con successo check-in e volo, arrivando intatti tra le mie manine. Grazie Fede ^.^ Nei prossimi giorni dedicherò un post a ciascuno dei wagashi che assaggerò... siete avvertiti!







Una canzone che adoro.


venerdì 7 ottobre 2011

Kanten freschissimo al mapo con pezzetti di pera


Devo ammettere di non essere mai stata una sostenitrice del mapo. Più che una questione di gusto era però un pregiudizio che avevo in testa nei confronti di un agrume che in fondo ha pure un aspetto freschissimo e intrigante :) Così qualche giorno fa ho cercato di combattere la pigrizia mentale e ne ho comprati cinque o sei per assaggiare nel modo più imparziale possibile e... mi sono piaciuti! Anzi, accanto al succo di mela il mapo si è rivelato un'ottima alternativa al limone per preparare un kanten delizioso che strizza l'occhio all'estate. 


Ingredienti per 6 piccoli kanten:

60 ml di succo di mela
80 ml di acqua
2 cucchiai di zucchero
2,5 gr di agar agar
2 mapo
1 pera


In un pentolino mettete l'acqua, lo zucchero, il succo di mela e un po' alla volta anche il succo di mapo. Io di solito assaggio un paio di volte per assicurarmi che non sia troppo aspro e mi regolo aggiungendo zucchero o mapo. Mescolate bene e portate a ebollizione. Nel frattempo tagliate la pera a dadini e mettetela sul fondo degli stampini. Dopodiché spegnete il fuoco, aggiungete l'agar agar, mescolate di nuovo e versate negli stampini. Infine lasciate riposare in frigorifero per un paio d'orette finché il kanten si sarà indurito.


Con questo dolcetto giapponese partecipo a:



martedì 4 ottobre 2011

Mandorle, rosa e vaniglia: le favette triestine



Questo fine settimana sono stata ospite di Fede nella sua casetta di Padova. Complice il tempo fantastico, abbiamo passato due bellissime giornate in giro per la città, dove mi sono imbattuta per la prima volta nelle favette triestine! Ovviamente non c'entrano molto con Padova ma è stato grazie a un negozietto di dolci in centro che ho potuto conoscerle. Le favette, o fave dei morti, sono dei dolcetti a base di mandorle che vengono preparato da settembre a dicembre, in particolar modo per omaggiare la festa di Ognissanti. Si dice siano state create a Trieste durante il periodo austroungarico e sul sito della pasticceria Ulcigrai (da cui proviene il mio sacchetto di favette) si legge che queste dolci palline vennero offerte per la prima volta in occasione dell'inaugurazione del castello di Miramare. Le favette sono color panna, rosa e marroni e portano rispettivamente con sé il sapore della vaniglia, del rosolio e del cacao. Una delizia. Ci sono andata così in fissa che ho troppa voglia di prepararle in casa ^.^


lunedì 26 settembre 2011

Daifuku alle pesche nettarine


I colori dell'autunno mi fanno venire voglia di dolci corposi da accompagnare con un bel tè caldo (proprio ora nella mia teiera c'è del Darjeeling)... che ne dite di questi daifuku? La ricetta originale prevedeva le albicocche secche, ma dato che ho appena ricevuto un bellissimo pacco dalla Ferri con una golosa confezione di pesche nettarine ho deciso di riadattare la ricetta. Come tutti i dolcetti a base di mochi che vi ho proposto fino ad ora, anche quelli di oggi sono molto semplici da preparare... e se ci metterete l'anko fatta in casa il sapore sarà delizioso!


Ingredienti per 8 daifuku:

pesche nettarine a fette I Gusti Vegetali
50 gr di shiratamako (farina glutinosa)
100 gr di zucchero a velo
100 ml di acqua
100 gr di anko
un cucchiaino di miele
maizena


Prima di tutto dividete l'anko a metà, e ogni metà in tre palline. Copritele con della pellicola e mettetele in frigorifero. Dopodiché mettete la farina in una ciotola, aggiungete 50 ml di acqua e mescolate con un cucchiaio di legno finché non si sarà dissolta. Aggiungete lo zucchero e l'acqua restante, mescolate di nuovo e coprite con un po' di pellicola. Mettete a cuocere nel microonde per un minuto a 600W. Dopodiché mescolate di nuovo il composto con il cucchiaio di legno e rimettete nel microonde per altri 3-4 minuti. Aggiungete il miele e le pesche nettarine tagliate a cubettini, e mescolate di nuovo. Il mochi è moooolto appiccicoso... mi raccomando non toccatelo con le mani! Lasciatelo raffreddare e, una volta tiepido, spargete un po' di maizena sul tavolo, buttatecelo sopra e rigiratelo finché sarà del tutto ricoperto di maizena. Con le mani date forma a un filoncino e dividetelo con il coltello in otto parti. Premete il mochi e allargatelo sul palmo della mano, infilateci una pallina di anko e tirate la pasta finché avrà ricoperto il tutto. Una volta chiuso sul fondo, ripassatelo nella maizena per renderlo liscio e soffice.


Con questo dolcetto giapponese partecipo a:





martedì 20 settembre 2011

Anko in versione tsubuan


E' la prima volta che preparo l'anko e una cosa mi ha colpito subito: è assolutamente diversa e cento volte più deliziosa di quella già pronta che si trova nei supermercati orientali (tra l'altro al Kathay mi hanno detto che non è più in vendita!). La ricetta è semplice semplice, l'unica pecca è che l'anko non si può conservare come una classica marmellata ma resiste in frigorifero per quattro o cinque giorni, anche se il freezer è un'ottima alternativa per averne una dose sempre a disposizione. Questa versione è la tsubuan che, diversamente dalla koshian, non prevede lunghi passaggi per togliere le pellicine degli azuki, ma vi assicuro che se i legumi sono ben cotti e ben frullati l'anko diventerà cremosa e omogenea.


Ingredienti per due vasetti:

300 gr di azuki
300 gr di zucchero
acqua

Mettete a bagno i fagioli azuki per almeno 7 ore. Scolateli, sciacquateli e dopo averli messi in acqua pulita fateli bollire per 10 minuti. Scolateli di nuovo, rimetteteli in pentola e aggiungete tanta acqua quanto basta per coprire di almeno due dita i fagioli. Aggiungete 100 gr di zucchero e fate bollire finché i fagioli si saranno ammorbiditi. Poco prima di spegnere il fuoco aggiungete gli altri 200 gr e mescolate bene. Frullate il tutto con un frullatore a immersione e l'anko è servita!

giovedì 8 settembre 2011

Sciroppo ai fiori di ciliegio



In Giappone è in vendita lo sciroppo al sapore di sakura, ma purtroppo in Italia è un bene prezioso e introvabile. Così ho chiesto una dritta home-made alla mia amica Kotoe, che mi ha passato una ricetta semplice semplice per uno sciroppino adatto a creare fresche bevande profumate ai fiori di ciliegio. Se volete un'alternativa alla solita granatina provateci! Vi lascio con una canzone: Highway di Qurumi.





Ingredienti:

10 sakura sotto sale
100 ml di acqua
25 gr di zucchero
1 cucchiaio di miele d'acacia
1 cucchiao di succo di limone

Mettete a bagno i sakura per un'oretta in modo che perdano tutto il sale. Dopodiché stendeteli su un foglio di carta assorbente e lasciateli asciugare. Nel frattempo mettete l'acqua e lo zucchero sul fuoco e, una volta raggiunto il bollore, aggiungete i fiori e cuocete per un minuto. Lasciate raffreddare, aggiungete il miele e il succo di limone, e mettete tutto in un vasetto. Lo sciroppo sarà pronto dopo tre giorni di riposo in frigorifero.

lunedì 5 settembre 2011

L'autunno in un vasetto: il mio Apple Butter


Questo fine settimana abbiamo raccolto le mele verdi. Due belle cassette. E come se non bastasse ho ricevuto una cassetta di mele rosse in regalo! Ovviamente ero felicissima di avere tra le mani questi deliziosi frutti autunnali ma ho dovuto pensare subito a come prolungargli la vita. Infatti anche se si conservano abbastanza a lungo, le mele di casa sono amate dai quei simpatici vermetti che le traforano da una parte all'altra svuotandole per bene... e non volevo assolutamente che capitasse alle mie mele :) Così ho provato per la prima volta questa deliziosa ricetta americana, l'Apple Butter, che già di per sé ha un nome splendido. Non vi fa pensare a uno spalmino che scivola morbido su una fetta di pane tostato? Mmmh...


Ingredienti per 3 vasetti:

1 kg di mele (meglio se Granny Smith)
250 ml di succo di mele
1 limone
zucchero di canna
zucchero semolato
anice stellata
cannella in stecca
noce moscata


Tagliate le mele a pezzetti senza sbucciarle e mettetele a cuocere in un pentolino con i 250 ml di succo di mele. Invece di comprarlo io ho preferito centrifugare qualche mela per ricavarne il succo... più fresco e gustoso di qualsiasi altro succo da supermercato! Lasciate sobbollire per mezz'oretta o finché le mele tenderanno a disfarsi. Spegnete il fuoco e passate le mele con un passino, ottenendo così una passata liscia e omogenea. Pesate la passata e aggiungete l'equivalente di metà del suo peso con i due tipi di zucchero (sarà circa mezzo chilo). Rimettete sul fuoco a fiamma bassa e aggiungete una stecca e mezza di cannella, un cucchiaino di noce moscata, due stelle di anice, la scorza e il succo del limone. A questo punto la composta deve cuocere per un'altra oretta. Dopodiché togliete le spezie, invasate e sterilizzate per almeno dieci minuti in acqua bollente. Lasciate riposare i vasetti e dopo qualche oretta sentirete il "clack" del sottovuoto.


Con questa ricetta partecipo al contest di I dolci di Caia: USA SWEET USA!


mercoledì 24 agosto 2011

Confettura di fichi e amaretti, e... vincitrici del giveaway!



Ma il 15 agosto non si era concluso il giveaway di Wagashi Stories? Ebbene sì, ma sono un pochetto in ritardo... Prima di rivelarvi i vincitori vi lascio la ricetta della confettura che ho preparato ieri, a base di fichi (quelli che si stanno divorando centinaia di api nel mio giardino) e amaretti. Ne ho preparati otto vasetti per assicurarmi un po' di sapore tardo estivo anche per l'inverno freddo che prima o poi arriverà.



Ingredienti per 8 piccoli vasetti:

2 kg di fichi
1 kg di zucchero
100 gr di amaretti
1 limone (succo e scorza)

Tagliate a pezzetti i fichi e metteteli in una pentola insieme allo zucchero, alla scorza e al succo di limone. Far raggiungere il bollore a cuocere a fuoco basso per 40 minuti. Qualche minuto prima di invasare la marmellata aggiungete gli amaretti spezzettati e proseguite la cottura per altri due minuti. Ora la marmellata è pronta per essere invasata! Per un'ottima conservazione a casa mi hanno insegnato così: mettete tutti i vasetti ben chiusi uno accanto all'altro e copriteli con una coperta pesante. Lasciandoli raffreddare lentamente a un certo punto sentirete un “clac!” dopo l'altro... è il vuoto che si forma. E' un modo veloce e pratico per evitare la sterilizzazione in acqua calda e garantisco che funziona! :)


Come promesso, 
grazie all'imparzialità di Random.org
the winners are:

Annalisa per la Apple Bag
お菓子 Okashi Lau per le Sushi Pins!

Complimenti alle vincitrici! ^_^

Grazie a tutte voi che avete partecipato!
E di nuovo grazie a Fede che ha collaborato con me a questo giveaway e ha messo in palio questi due meravigliosi premi handmade targati Fedulab
Non abbattetevi se non avete vinto... potete sempre passare nel suo negozietto a comprare qualcosa! :D


lunedì 22 agosto 2011

Mochi ripieni di fichi e profumati alla lavanda




“Ti sconsiglio vivamente di comprare e di leggere quello che alcuni hanno definito il libro più triste dell'universo. È un manuale di ricette di Sonia Allison intitolato Microwave for one.”

Inizia così l'oroscopo di Internazionale di questa settimana per chi, come me, è cancro. Venire a conoscenza di questo ricettario e del suo titolo bizzarro mi ha fatto sorridere, ed è ovvio che prima o poi andrò a darci una sbirciata in libreria, anche se sono sicura che ogni pagina sarà intrisa di tristezza vagamente grottesca. Ma è proprio qui che scatta il divertimento no? Chissà Sonia Allison cosa ci suggerisce di buttare nel microonde per una cenetta solitaria!

Comunque eccomi qui, appena rientrata dalle vacanze e ufficialmente in cerca di lavoro. Qualcuno ha bisogno di una traduttrice dal cinese e dal giapponese? Eccomi! ^^ Scherzi a parte, oggi vi propongo questi mochi autunnali ripieni di fichi e profumati alla lavanda. Sono due sapori che si equilibrano perfettamente a vicenda: la dolcezza e la freschezza del fico e l'amarognolo della lavanda, che dà un profumo inconfondibile e penetrante a tutto il dolcetto. Deliziosi, davvero.





Ingredienti per 10 mochi:

10 fichi
50 gr di shiratamako (farina glutinosa)
100 gr di zucchero a velo
100 ml di acqua
un cucchiaino di miele
lavanda
maizena


Mettete la farina in una ciotola, aggiungete 50 ml di acqua e mescolate con un cucchiaio di legno finché non si sarà dissolta. Aggiungete lo zucchero e l'acqua restante, mescolate di nuovo e coprite con un po' di pellicola. Mettete a cuocere nel microonde per un minuto a 600W. Dopodiché mescolate di nuovo il composto con il cucchiaio di legno e rimettete nel microonde per altri 3-4 minuti. Aggiungete il miele e qualche fiorellino di lavanda spezzettato (io ho usato quella essiccata... ne basta poca perché altrimenti il mochi diventa troppo amarognolo), e mescolate di nuovo. Il mochi è moooolto appiccicoso... mi raccomando non toccatelo con le mani! Lasciatelo raffreddare e, una volta tiepido, spargete un po' di maizena sul tavolo, buttatecelo sopra e rigiratelo finché sarà del tutto ricoperto di maizena. Con le mani date forma a un filoncino e dividetelo con il coltello in dieci parti (come si fa con gli gnocchi). Premete il mochi e allargatelo sul palmo della mano, infilateci un fico a cui avete tolto la pelle e tirate la pasta finché avrà ricoperto tutto il frutto. Una volta chiuso sul fondo, ripassatelo nella maizena per renderlo liscio e soffice.



Con questa ricetta partecipo al nuovo contest autunnale di About Food“FICHI e UVA”!

about food


lunedì 1 agosto 2011

Pronti...via! Si parte :)


Finalmente sono pronta per partire... mi aspettano tanti giorni in Lazio, tra mare, paesini e prelibatezze! Il blog chiude per un po', ma riaprirà a fine mese con tante nuove ricettine e i vincitori del giveaway (ps. se non avete ancora partecipato, che aspettate? ^^). Auguro a tutti tante belle vacanze ovunque le passiate! Ci vediamo tra qualche settimanetta... ***

mercoledì 27 luglio 2011

Qualcosa di sostanzioso: i dorayaki!



Con tutto il tempo a disposizione in questi giorni, mi sono buttata a capofitto nella lettura. Per il mio compleanno ho ricevuto Il ristorante dell'amore ritrovato di Ito Ogawa e sono bastate poche pagine perchè si risvegliasse dentro di me il desiderio di cucinare. E' un romanzo veramente carino, scritto da un'autrice che adora la cucina ed è impossibile non sentirsi attratti dalla sua passione culinaria!

Visto che oggi il tempo sembra autunnale, nessuna occhiata di sole e molto vento, c'è bisogno di qualcosa di sostanzioso da mettere sotto i denti e ho deciso di preparare i dorayaki! Sono molto simili ai pancakes ma non contengono latte e si distinguono per una cosa in particolare... si mangiano “a panino”, con un ripieno che può essere anko, crema pasticcera, crema al cioccolato o marmellata. Io sono rimasta sul tradizionale e ho preferito la confettura di fagioli rossi (anche se nella foto non si vede)... oishii!



Ingredienti per 4/5 dorayaki:


2 uova
100 gr di farina
50 gr di zucchero
1 cucchiaio di miele di acacia
1 cucchiaino di lievito
2 cucchiai di acqua
anko

Sbattete le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso. Aggiungete la farina setacciata e, dopo aver mescolato bene, aggiungete il miele e il lievito disciolto nell'acqua. Mescolate di nuovo e lasciate riposare mezz'ora. Per la cottura utilizzate una padella antiaderente e ricordate che non servono né olio né burro, così da ottenere una superficie ambrata omogenea, senza macchie scure. Versate il composto con un mestolino e, quando appaiono le prime bollicine, cuocete anche l'altro lato ma soltanto per qualche secondo, visto che un lato dovrà rimanere più chiaro. Una volta freddi, spalmate la parte più chiara con l'anko (o con quello che volete) e richiudete a panino, così che la parte ambrata rimanga all'esterno :)

venerdì 22 luglio 2011

Wagashi Stories VS Fedulab GIVEAWAY!

cdCuppycake_Paper8

Ieri vi avevo accennato una sorpresina... e non tardo ad annunciarvela ^_^
La mia amica Fede di Fedulab è stata gentilissima e oltre ad aver accettato di partecipare a questo nuovo giveaway estivo mi ha lasciato scegliere una borsetta fra tutte le sue bellissime creazioni! Visto che mi sono innamorata a prima vista di questa Apple bag di cotone, foderata e con comoda taschina interna, non potevo che sceglierla come primo premio:


Apple


Il secondo premio consiste invece in due deliziose sushi-spillette (maki + nigiri)  ricamate a mano in pannolenci:





Le condizioni per partecipare sono molto semplici:

- seguire il mio blog
- seguire il blog di Fedulab
- lasciare un commento con i vostri contatti

Ovviamente se avete voglia di pubblicizzare il giveaway pubblicando il banner sul vostro blog, ne saremo tutte e due felicissime!

Il giveaway finisce il 15 agosto e i vincitori saranno estratti tramite random.org... buona fortuna ^_^

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Here is how to enter and win:

- follow my blog
- follow Fedulab's blog
- leave a comment with your contacts

The giveaway ends 15/08/2011... good luck!
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